TikTok

E alla fine ha vinto Oracle, o meglio, sarà il partner tecnologico che dovrebbe risolvere i dubbi sulla sicurezza dell’amministrazione americana.

Poco si sa dei termini dell’accordo.

Contestualmente fonti cinesi interpellate dalla CNN hanno dichiarato che non daranno il codice sorgente ad alcuna azienda americana. Il codice comprende il famoso algoritmo che stabilisce quale video mostrare sulla base delle varie preferenze raccolte. La stessa fonte punta anche il dito contro Microsoft, dichiarandola interessata solo all’algoritmo e non ad una partnership commerciale. Pochi però si sono chiesti che differenza ci sia tra le vendite di IBM a Lenovo della divisione PC prima e di quella server dopo, con TikTok e Huawei. È cambiata solo l’Amministrazione o tutto lo scenario? La questione è diversa: una cosa è incassare dollari da una tecnologia non più all’avanguardia e alla portata di tutti, un’altra perdere il controllo della principale materia prima dell’economia moderna.

Il tema quindi si sposta sull’infrastruttura: Oracle potrebbe ospitare l’app sul suo Cloud e garantire che non vi siano connessioni sospette con la Cina. In questo modo i dati dei cittadini americani rimarranno negli USA. Basterà per soddisfare l’amministrazione Americana? La vicinanza tra Trump e Ellison è di sicuro un aiuto in tal senso. 

Sembra, quindi, che tutta la questione si risolverà in un contratto di una azienda americana verso una cinese. Peccato che l’Unione Europea non voglia fare altrettanto, sarebbe un deal da miliardi di dollari anche perché oltre ai cinesi e ai russi, anche gli americani raccolgono tonnellate di dati nel Vecchio Continente con buona pace del GDPR che si dimostra decisamente inadeguato in uno scenario del genere.

Esistono diversi progetti per rendere i dati personali una proprietà dei cittadini dell’Unione, questione giuridicamente molto complessa, ma si immagini un consorzio proprietario dei dati personali di più di 300 milioni di persone e le varie app, servizi, social network che per utilizzarle e farvi montagne di soldi, debbano ottenere l’autorizzazione dai singoli e pagare una fee al consorzio con l’obbligo che il dato rimanga in datacenter di proprietà dello stesso. Si trasformerebbe in una società di servizi e in un introito di miliardi di euro per le casse comunitarie: una piccola rendita per la vecchia, ma ancora ricca, zia che il resto del mondo sta spennando.

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